La risposta che otterremo sui Social sarà sicuramente “per chi è ricco” perché qui stiamo parlando di biciclette, anche se con pedalata assistita, con un costo di listino che parte dai 6.000 euro e che arriva ben oltre i 10k.

Non pochi, anche se (purtroppo) ci stiamo abituando a queste cifre con cui solo qualche anno fa si comprava un’utilitaria per la famiglia.

Questa volta abbiamo provato la Orbe Rise M10, un prodotto di alta gamma montata con componenti di livello: telaio full carbon, Shimano XT per freni e cambio, Fox Kashima per le sospensioni, giusto per darvi un’idea. Il tutto a un prezzo di listino di poco superiore agli 8.000 euro, una cifra importante ma proporzionata a quanto viene offerto.

Negli anni avevamo seguito l’evoluzione di questo nuovo segmento di ebike testando la Specialized Levo SL e prima ancora una delle esordienti, la Lapierre E Zesty.

In tutte le occasioni ne avevamo apprezzato la percepibile differenza di peso rispetto alle emtb tradizionali e non avevamo sofferto particolarmente per il maggior sforzo da imprimere sui pedali.

È stata una escalation: dalla Lapierre montata con il motore Fazua e la sua batteria da soli 250w siamo passati alla Levo SL con 320 wh e poi alla Rise con 360 wh ma con una coppia massima di 60 nm, quasi il doppio rispetto alla Levo.

Orbea Rise M10

Abbiamo avuto in prova la Rise per un breve periodo in cui abbiamo cercato di macinare molta strada per metterla alla prova su diversi percorsi. Abbiamo utilizzato trail noti in modo da ricavarne delle sensazioni subito confrontabili con le altre “ebike light” e, più in generale, con tutte le emtb da noi testate.

I consumi della Rise

Durante il nostro breve test abbiamo ottenuto un consumo della batteria dimezzato rispetto a quello a cui siamo abituati sulle emtb tradizionali. Risultato simile a quello ottenuto durante i precedenti test, dove avevamo superato ampiamente i 1.000 di dislivello senza rischiare di rimanere a secco.

Questi consumi si ottengono utilizzando un’assistenza del motore su livelli medio bassi ma con queste bici lo sforzo da mettere in conto è proporzionalmente inferiore rispetto al risparmio ottenuto.

Per valutare l’efficienza della Orbea Rise e il suo minore peso abbiamo settato il motore Shimano ep8 sul livello di partenza in Eco, sul primo in Trail e sul secondo in Boost. La risposta ottenuta è stata sorprendente perché siamo riusciti ad affrontare quasi tutti i percorsi in Eco utilizzando Trail solo nei passaggi più tecnici e Boost solo su un rampone noto per la sua difficoltà, salito senza indugio.

Siamo andati ovunque, abbiamo fatto tanta strada e consumato pochissimo. Dov’è il trucco? La Rise fa la sua parte con una leggerezza che ci ricorda una Enduro muscolare (siamo sui 17 kg), noi ci abbiamo messo un po’ di impegno e abbiamo tenuto una velocità media un po’ più bassa del solito, non da Mtb ma neanche da ebike.

Orbea Rise M10 Ebike Test

Le salite con Orbea Rise M10

Le salite, anche le più ripide, sono state affrontate senza il minimo tentennamento dell’anteriore che ha sempre seguito fedelmente la traiettoria scelta. Anche nel tecnico siamo riusciti ad arrampicarci bene grazie al peso piumo del bel telaio in carbonio che ci ha aiutato a farla “saltare” su rocce e radici. L’unico limite in questi frangenti sono state le pedivelle che hanno toccato terra più di una volta limitando la nostra pedalata in prossimità di gradini o asperità del terreno.

Nei Sali e scendi è favolosa, molto spesso abbiamo spento il motore per godercela ancora di più al naturale. Dobbiamo dire, però, che lo Shimano ep8 è sempre un riferimento in fatto di naturalezza di pedalata, che ci supporta bene fino a 25 kmh per poi diminuire la sua spinta fino a scomparire senza farlo quasi percepire. Con la Rise il motore spesso sembra che non ci sia … ma in salita per fortuna c’è!

Le discese con Orbea

In discesa tutto bene, una ebike sincera e sicura anche aumentando la velocità. Non ci ha mai fatto impensierire ma … neanche divertire come ci sarebbe piaciuto. È neutra fino a una certa andatura e su fondi mediamente sconnessi, quando si alza il ritmo o il terreno si fa più insidioso inizia ad avere delle reazioni più brusche e deve essere tenuta a bada per farla andare dove si vuole. Anche la posizione in piedi sui pedali si presta meglio a tratti scorrevoli piuttosto che ai ripidoni o alle trialere con asperità naturali importanti. In quei casi richiede una posizione molto avanzata sul manubrio che, pur non creando problemi di eventuali ribaltamenti, porta molto peso sull’anteriore rendendo meno facile superare gli ostacoli.

Orbea Rise M10 Ebike Test

Orbea Rise M10, una ebike da Trail

Un comportamento onesto e sinceramente adeguato per la maggior parte degli ebikers. Una bici da Trail che dà il meglio di sé in pedalata e su percorsi scorrevoli.

Quando il gioco si fa più duro o la velocità aumenta in modo significativo, la Rise ci ricorda che sta uscendo dalla sua zona di confort ma lo fa in modo molto progressivo e rassicurante. Ci dà il tempo di accorgercene e di tirare i freni per rientrare in un range di andatura ottimale.

Per chi sono le ebike light?

Se avete letto anche i nostri precedenti test avrete rilevato che le emtb leggere non sono tutte uguali, che ognuna ha la sua anima. Tuttavia ci sono dei tratti comuni che possiamo riprendere per tracciare il profilo dell’utente tipo, senza voler generalizzare troppo perché sarebbe un errore.

Pedalare!

Per prima cosa bisogna avere voglia di pedalare perché qui le batterie hanno una minore capacità e se usiamo il motore a 1000 finiscono in fretta. In tutti i casi noi abbiamo consumato poco utilizzando livelli di assistenza limitati, se avessimo dato gas avremmo perso buona parte della nostra autonomia.

Per questo ci sentiamo di consigliare queste emtb a chi ha un minimo di allenamento, se non si sale in bici da anni conviene iniziare su percorsi con dislivelli non troppo importanti … oppure scegliere una e-bike più dotata!

Percorsi

Analizziamo poi le nostre preferenze di riding, se siamo da cross country o da trail andiamo sul sicuro, se ci piace fare qualcosa di più impegnativo verso l’all mountain vanno sicuramente ancora bene ma dobbiamo considerare la necessità di più spinta sui pedali e suoi i limiti di autonomia. Se siamo amanti dell’Enduro e della velocità, forse non è il nostro genere di emtb.

La difficoltà del percorso incide sulla scelta: da un lato c’è la penalizzazione di un motore meno prestazionale o comunque non utilizzabile fullgas per non finire troppo presto la batteria. Ma dall’altro c’è il minor peso della emtb che aiuta nei passaggi più impegnativi, soprattutto se alternati da spintage e portage.

Vi piace il cicloalpinismo? Meglio una ebike leggera!

Orbea Rise M10 Ebike Test light

Lunghezza, dislivelli e velocità

Quanto è lungo mediamente un vostro giro? E con quanto dislivello? Qui la risposta sembrerebbe scontata, più è lungo e impervio meglio è una e-bike tradizionale. Invece non è così perché con le emtb per tanto che si riduca l’assistenza consumerà sempre di più a causa del peso maggiore e per allungare i percorsi dovremo portarci dietro km di batterie aggiuntive.

Con le e-mtb light possiamo dimezzare i consumi e quindi allungare di molto i percorsi portandosi dietro solo un leggero extender. Ovviamente faremo tutto ciò se abbiamo le caratteristiche viste sopra (voglia di spingere e gamba in primo luogo).

Infine la velocità: se intendiamo l’ebike come una moto più silenziosa la nostra scelta non può cadere su questa nuova categoria. Forte vanno forte, ma il giochino finirebbe troppo in fretta!

Vi piace il motorino elettrico?

Se vi piace sentire l’aiuto del motore che vi spinge fuori dalle curve e sopra alle asperità avete già un forte indizio che le emtb light non fanno per voi.

Su queste i motori devono essere settati in modo più soft per una questione di consumi ma anche per rendere la pedalata molto più simile a quella naturale, un aiuto elettrico che c’è ma non si sente.

Per contro c’è chi arriva dalla Mtb e non è ancora pronto a rinunciare alla fatica. Però magari non vuole o non può più affrontare sforzi importanti. Per loro questi mezzi sono la giusta via di mezzo che permette di faticare davvero quanto si vuole, e quando si vuole. Sono sistemi di allenamento perfetti perché migliorando lo stato di forma si utilizzerà sempre di meno il motore e la fatica sarà progressiva e senza pericolosi picchi.

Ma si sceglie anche con il cuore!

Non solo ragione e logica. La nostra passione va soddisfatta anche con quello che ci fa battere di più il cuore, che ci piace in quanto tale, anche se per noi non è la scelta migliore.

E questo scombina un po’ tutto quello che abbiamo scritto sopra!

Se si amano le biciclette talvolta siamo disposti a fare delle pazzie e magari metterci in garage una emtb leggera può essere per noi il sogno nel cassetto anche se poi magari la useremo solo qualche volta e non nel migliore dei modi.

Ma se è così, chissenefrega! L’importante è che sia in grado di soddisfare la nostra voglia di bici.

E se possiamo spendere i soldi che servono per comprarla, perché no?!?

Buona strada!

 

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Orbea Rise M10 E-Bike Test