I motori delle E-Bike di ultima generazione sono tutti iper personalizzabili per poter ottenere le prestazione più consone al nostro stile di guida e all’autonomia che vogliamo dalla batteria.

Oggi vi proponiamo questa mini guida per regolare il motore Shimano ep8: la potete leggere quando vi serve impostare o modificare i settaggi delle assistenze del motore, come pro memoria.

Non vi diciamo il livello preciso da impostare, è troppo personale, ma vi spieghiamo con semplicità come cambia l’erogazione del motore aumentando o diminuendo i vari settaggi e quali sono le loro logiche di funzionamento.

Tre livelli di assistenza e due profili di riding.

Il primo passo è sicuramente noto a tutti i possessori di questo motore: dal comando al manubrio si possono selezionare i tre livelli di assistenza: Eco, Trail e Boost, che modificano l’aiuto del motore.

Eco e Boost forniscono un’assistenza lineare ossia in base al settaggio dei parametri che vedremo fra poco forniscono una spinta aggiuntiva a quella delle nostre gambe in base alla cadenza della nostra pedalata e allo sforzo impresso sui pedali.

Trail invece è adattivo nel senso che aumenta l’aiuto proporzionalmente alla spinta impressa sui pedali: più spingi più lui ti aiuta.

La cadenza di pedalata (RPM).

L’abbiamo citata, le dedichiamo un paragrafo perché è molto importante sui motori a pedalata assistita, soprattutto su quelli Shimano.

La cadenza indica quanti giri completi effettua il pedale ogni minuto (RPM).

Come per un’auto, i giri del motore influenzano la potenza e la coppia erogate, qui lo stesso ragionamento viene fatto sulla cadenza di pedalata, che poi “genera” i giri del motore.

Se pedaliamo lentamente il motore gira altrettanto sornione e non è molto disponibile a fornirci tanta coppia e potenza. Aumentando gli RPM facciamo salire di giri il motore che spinge di più, proporzionalmente al livello di assistenza impostato.

Per i motori Shimano la cadenza ideale va dai 75/80 fino a 90/95 giri dei pedali al minuto. Non sono pochi, e questo è uno dei motivi per cui qualcuno afferma che Shimano non spinge. Non è così, semplicemente il suo range di azione è più elevato rispetto ad altri motori, come ad esempio Bosch, ma ripaga con una percezione di pedalata molto naturale. È una scelta personale, non si può avere tutto!

La relazione fra cadenza e consumi su questo motore è abbastanza stretta: se pedali con la cadenza giusta ottimizzi i consumi, se pedali fuori soglia, soprattutto più lentamente, il motore surriscalda e consuma di più anche se tu stai facendo più fatica.

Due profili sul display.

Entrando nel menù del display sul manubrio (non tutte le e-bike con ep8 che ce l’hanno in dotazione) si trova la voce “personalizza assistenza”. Selezionandola compare la scelta fra “profilo 1” e “profilo 2”.

Sono due diversi settaggi di fabbrica dei parametri che spiegheremo nei prossimi paragrafi, che influiscono ciascuno sui tre livelli di assistenza (Eco, Trail e Boost): il primo è votato al risparmio della batteria a discapito della coppia e della potenza erogate, il secondo è molto più potente e performante nelle salite ripide ed impegnative ma penalizzando l’autonomia della batteria.

È sufficiente essere fermi e possiamo switchare fra uno e l’altro in pochi secondi, prima e durante i nostri percorsi, in base alle nostre esigenze.

 

E-Tube, l’app Shimano per settare il motore ep8.

Per personalizzare le assistenze dobbiamo accedere all’app di Shimano E-Tube presente sugli store Android e iOS e collegare l’ebike tramite bluetooth.

Attenzione: il bluetooth si attiva all’accensione del motore e rimane disponibile per circa 60 secondi. Inoltre, il bluetooth è disponibile solo se è presente un display Shimano compatibile altrimenti per fare queste operazioni bisogna recarsi da uno Shimano Center, uno dei tanti centri assistenza della casa.

Collegata l’app al motore si seleziona la voce servoassistenza e si entra in un menù che presenta 3 parametri visualizzati come barre suddivise in 10 livelli ciascuna. Nella parte alta della schermata si sceglie su quale livello di assistenza (Eco, Trail, Boost) e per quale profilo (1 e 2) apportare le modifiche.

1° parametro: carattere servoassistenza.

La prima barra in alto è il carattere della servoassistenza. Molto semplicemente rappresenta lo sforzo che dobbiamo imprimere sui pedali per ottenere la coppia che impostiamo nel prossimo paragrafo. Più basso è il valore (da 1 a 10) più intenso è lo sforzo che dobbiamo fare sui pedali per ottenere l’aiuto del motore. Se il valore impostato è alto basterà appoggiare il piede sul pedale per ottenere l’aiuto.

Ovviamente tutto questo ha un prezzo in termini di consumo della batteria: valore più alto, consumo maggiore. Dei tre parametri forse questo è quello che incide maggiormente sui consumi: ne riparliamo fra poco.

 

2° parametro: coppia di serraggio.

Il secondo parametro indica la coppia erogata dal motore in Newton metri (nm).

Maggiore è la coppia e più potente e corposa sarà l’erogazione del motore. Questo è un valore molto importante sulle salite perché è direttamente proporzionale alla spinta aggiuntiva che il motore sarà in grado di offrirci.

Anche in questo caso l’aumento di coppia è proporzionale all’aumento dei consumi. Ma, riprendendo il discorso di prima, se abbiamo settato il carattere dell’assistenza molto basso e non spingiamo con forza sui pedali, potremmo non raggiungere il livello di coppia massima impostata e quindi consumare meno. Ma faticare di più!

Il giusto mix fra questi due parametri, quindi, ci permette di trovare il nostro equilibrio fra lo sforzo che vogliamo fare e l’aiuto che vogliamo ottenere quando spingiamo forte sui pedali. Che dipende molto dal nostro allenamento e dai nostri percorsi abituali (+ salita = + coppia).

3° parametro: avvio servoassistenza.

Questo parametro indica la rapidità con cui viene erogata l’assistenza scelta nei due parametri precedenti.

Se per esempio ci siamo tenuti molto alti sui primi due parametri, settando al massimo anche l’avvio avremo una risposta molto aggressiva al primo tocco di pedale, e quindi poco gestibile su passaggi tecnici, fondi viscidi e ripartenze in salita. Se, invece, terremo l’avvio basso, la potenza del motore sarà espressa con maggiore progressività a tutto beneficio della trazione e del controllo del mezzo.

Il nostro consiglio è dunque quello di utilizzare valori di avvio inversamente proporzionali a quelli di carattere e coppia: per l’Eco, che avrà presumibilmente valori bassi, va bene l’avvio assistenza massimo per farci aiutare subito dal motore, per quel poco che può fare. Per il Trail si può impostare un avvio medio (più o meno a seconda di quanto potente abbiamo settato il Trail) e per Boost è consigliabile un avvio basso per ottenere un maggiore controllo della trazione.

Un settaggio per ciascun livello e per ciascun profilo.

Quello che abbiamo illustrato deve essere moltiplicato per 6: tre livelli (Eco, Trail, Boost) e due profili.

Il sistema limita la nostra creatività permettendoci di arrivare, per ciascun livello di assistenza, al massimo al valore di quello successivo (della scala da 1 a 10). Per questo, ad esempio, Eco non potrà essere più performante del Trail, così come Trail vs Boost.

Un consiglio: partiamo dal setting di fabbrica e modifichiamo un solo parametro per volta, di uno o massimo due click. Definiamo un piccolo anello di prova, simile ai nostri percorsi abituali,  e testiamo le differenze passo a passo. Le differenze fra un click e il successivo in questo modo si sentono, eccome!

Selezionati i livelli di assistenza del Profilo 1, quello risparmioso, impostiamo anche quelli del Profilo 2 con un occhio alla potenza e meno ai consumi. Ma non bisogna avere fretta: provare, sperimentare, modificare nel tempo sono i segreti per un settaggio ottimale.

Buon divertimento!

 

Al prossimo articolo o test, senza dimenticare il calendario dei nostri Tour  e i corsi di guida.