L’obiettivo di questa comparativa è ambizioso: cercare di dare ancora una risposta alla domanda: “Meglio 29”, 27,5” oppure un mix dei due?”. Si sono già cimentati in molti e sono già state scritte tante valutazioni che spesso portano a conclusioni simili, ma non sempre.

Spesso l’analisi deriva da un confronto fra biciclette che si assomigliano ma non sono identiche, talvolta con telai, quote ciclistiche e destinazioni d’uso differenti.

La nostra comparativa

Noi abbiamo voluto effettuare la comparativa con dei punti fermi: la stessa E-Bike, i medesimi copertoni, lo stesso E-Biker, sul medesimo percorso.

Per questo Test abbiamo scelto una Thok Mig R del 2019 che monta una forcella Rock Shox Lyric 150 mm da 29”: nasce con ruote da 27,5” Plus ma davanti si adatta bene anche alle 29” fino a 2,6 di larghezza.

Gli pneumatici sono stati in ambedue i casi i Maxiss Minion da 2,6 di larghezza, sia all’anteriore sia al posteriore.

27,5, 27,5 Plus o 29

Prima di raccontarvi la nostra comparativa spendiamo qualche considerazione sulle possibili alternative oggi presenti sul mercato. Sono scuole di pensiero differenti che funzionano bene su telai con quote ciclistiche che valorizzano l’una o l’altra soluzione.

Ecco che la 27,5 è la soluzione più dinamica, quella che permette all’E-Biker di affrontare il percorso con una guida attiva, anche un po’ “sporca” se quello è il suo stile di riding. La rapidità nel cambiare traiettoria è immediata e si possono fare i “trick” che piacciono tanto ai ragazzi … ma anche ad alcuni “diversamente giovani”.

Con pneumatici Plus il tutto si ovatta un po’, il confort aumenta ma di pari passo di perde un po’ della reattività e direzionalità di un copertone più stretto. È una soluzione perfetta per chi non ha fretta e predilige il confort alla velocità, con una guida più turistica.

Esattamente l’opposto della 29 che dà il meglio in velocità, con una guida più precisa, su “due binari”. Salendo su una 29 la differenza si percepisce subito nell’impugnare il manubrio che richiede maggiori movimenti per curvare, come se fosse uno sterzo più demoltiplicato.

Nel riding la sensazione è di maggiore scorrevolezza, passa sopra gli ostacoli filtrando tutto e permettendo di affrontare percorsi accidentati a velocità più sostenute. I detrattori sostengono che la 29 filtri tutto, anche le emozioni e il divertimento nella guida.

Mullet, anteriore da 29” e posteriore da 27,5”

Le moto da fuoristrada hanno sempre montato la ruota anteriore più grande rispetto a quella posteriore, per affrontare meglio gli ostacoli e mantenere una buona maneggevolezza. Fantic, che ha uno storico DNA motociclistico, è stata fra le prime ad adottare questa soluzione sulle sue E-Bike. Con il passare del tempo è stata seguita da molti altri produttori e oggi la soluzione Mullet sembra quella preferita per le Emtb da All Mountain e da Enduro.

La nostra comparativa vuole fornire una valutazione oggettiva per comprendere i vantaggi e gli svantaggi dell’una e dell’altra soluzione senza intervenire su altri elementi: una risposta anche per i tanti E-Biker che hanno una bici già predisposta per accogliere la ruotona all’anteriore.

Il percorso è vario, alterna stretto e veloce, tecnico e flow. E, ovviamente, salite e discese per tutti i gusti.

Saliscendi “Flow”

Il primo tratto lo affrontiamo su un single track liscio e scorrevole che alterna dei tratti più tecnici con salite e discese rese insidiose da rocce piantate e radici. Appena partiamo con la 29” ci rendiamo conto della differenza di guida: la Emtb è più alta davanti di circa un centimetro e lo sterzo richiede movimenti più ampi per curvare.

La prima sensazione è che tutto sia più lento, meno dinamico all’anteriore. Su questo terreno dobbiamo guardare più lontano rispetto alla 27,5” perché la nostra traiettoria deve e essere decisa in anticipo per seguire una linea rotonda e lineare. Cercando di curvare all’ultimo, di “sporcare” la nostra guida, otteniamo una risposta più lenta e meno efficace rispetto alla 27,5”.

Per contro, guidando come piace a lei si tengono delle medie velocistiche decisamente più elevate e si passa sopra agli ostacoli con una maggiore naturalezza, come se nel frattempo dei Trail Builder avessero buttato palate di terra sul percorso per tappare i buchi. Anche la forcella lavora meglio, con un comportamento più prevedibile filtrato dalla ruotona anteriore. Migliorano anche le vibrazioni al manubrio, quasi come se avessimo montato un manubrio in carbonio.

Salita ripida con tratti tecnici

La Mig R di serie è una buona arrampicatrice, solo nei passaggi più estremi tende ad alleggerire l’anteriore ma è un fenomeno che si riesce a compensare abbastanza bene con una guida più avanzata e con una corretta postura del busto e delle braccia.

Come detto la ruota da 29” alza di circa un centimetro l’avantreno, a parità di distanziali sotto l’attacco manubrio. Questo porta all’aumento di un grado dell’angolo di sterzo e questi due elementi potrebbero incrementare la tendenza all’alleggerimento della ruota anteriore, con conseguente perdita di direzionalità. Questo almeno sulla carta perché nel nostro caso non è successo: nei tratti più ripidi ma lisci la tendenza a impennare è stata abbastanza simile nelle due situazioni, nei tratti più tecnici abbiamo beneficiato della maggiore capacità della 29” di mangiarsi gli ostacoli riuscendo a salire senza dover alleggerire la ruota anteriore per farla “saltare sopra” come con la 27,5”.

In questo frangente con la 29” la traiettoria “pulita” è ancora più importante di prima: se fai la scelta giusta lei ti aiuta a salire, se sbagli il più delle volte devi sperare che il maggior diametro ti aiuti a superare gli ostacoli, perché cercando di cambiare la linea impostata il più delle volte si perde l’inerzia necessaria che ci permette di salire. Con la 27,5” ce la possiamo giocare più facilmente fino all’ultimo istante, con scarti o impennatine che ci possono riportare sulla linea migliore.

Tornantini stretti e percorsi lenti

I tornantini sono da sempre croce e delizia degli amanti della Mtb. Qui la maggiore agilità e il minore diametro di sterzo della 27,5 possono essere di aiuto ma nel contempo potrebbe causare pericolosi sottosterzi che con la 29 all’anteriore sono molto meno frequenti.

Lo stesso accade su percorsi molto tortuosi e lenti, da un lato abbiamo più maneggevolezza e dall’altra la necessità di un maggiore spazio ma con un comportamento dell’anteriore più prevedibile. In questo caso la scelta ricade più sui gusti e sullo di stile di guida individuale piuttosto che su una reale differenza oggettiva.

La discesa veloce e “Flow

Questo è il frangente in cui la Mullet ci è piaciuta di più senza tanti “se” e tanti “ma”: la ruota da 29” conferisce una sicurezza di guida e una direzionalità che portano a lasciare di più i freni guadagnando velocità rispetto alle nostre consuete andature.

Il filtro della 29” fra il manubrio e il terreno conferisce anche un maggiore confort nella guida con il vantaggio di poter “strizzare” meno le manopole, che sappiamo essere un grave errore che si ripercuote sulla rigidità ed efficacia della nostra guida.

L’agilità e la maneggevolezza sono comunque garantiti e possiamo “giocare” di più rispetto a una E-Bike che nasce con ambedue le ruote da 29”: secondo noi in queste condizioni la Mullet è la giusta via di mezzo fra le soluzioni con ruote dello stesso diametro.

Discesa lenta e tecnica

Chiudiamo la comparativa con un percorso abbastanza ripido con rocce, gradoni e radici sparse. In questo caso la velocità è ridotta perché dobbiamo aggirare gli ostacoli più grandi.

La differenza fra le due soluzioni in questo frangente è meno evidente: più facile girare stretto con l’anteriore da 27,5”, migliore la capacità di assorbire i gradoni in discesa con quello da 29”.

Ma dobbiamo ammettere di non essere in grado di indicare una preferenza a meno di rivoluzionare il nostro stile di guida e affrontare il trail in velocità, con tecniche Downhill che obiettivamente pochi Biker si possono permettere: in quel caso, seguendo la traiettoria giusta, la Mullet ci può fornire significativi benefici.

Per chi è indicata la Mullet

Chi sono gli E-Biker che possono trarre maggiori vantaggi da una Mullet?

La prima considerazione che ci viene in mente è: i più veloci. La ruota anteriore da 29” porta maggiori vantaggi a chi riesce a far scorrere la bici anche su percorsi accidentati. Questa soluzione fornisce una maggiore percezione di sicurezza nella guida e questo asseconda la nostra velocità.

Di conseguenza possiamo ipotizzare che ne traggano maggiori vantaggi i Biker più esperti, perché sono quelli che riescono a definire più rapidamente le linee giuste da seguire per far prendere velocità all’E-Bike, in discesa ma anche in falsopiano.

Gli amanti dei percorsi scorrevoli e non particolarmente tortuosi sono maggiormente avvantaggiati dalle ruote differenziate perché ottengono la stabilità e direzionalità dell’anteriore e la maneggevolezza del 27,5 al posteriore. Per contro chi predilige percorsi lenti e tortuosi, con tornantini al limite del Nose Press e magari molto tecnici, con una E-Mtb 27,5 potrebbe ottenere quell’agilità e maneggevolezza che aiuta a superare gli ostacoli del percorso con tecniche anche trialistiche.

Lo stile di guida che più si addice alle Emtb Mullet è quello “dinamico e aggressivo”, per la velocità maggiore ma anche per la possibilità di “sporcare” curve e frenate con una ruota posteriore più agile rispetto a una 29” nativa.

Gli amanti del confort e della guida turistica ne trarrebbero oggettivamente meno benefici e diventerebbe più una questione di gusti personali, quindi molto soggettivi che necessitano di una prova individuale per scegliere la soluzione preferita. La 27,5” Plus in questo caso potrebbe essere un’ottima alleata come anche la 29”, per chi predilige più stabilità rispetto alla maneggevolezza.

Come vedete non ci sono tutte le risposte alle nostre domande perché una valutazione come questa è basata anche sui gusti e le percezioni di ciascuno di noi: su questi aspetti nessuna comparativa potrà mai dire l’ultima parola.

Se non avete un’esperienza pluriennale di guida in fuoristrada, il nostro consiglio è quello di provare, per quanto possibile, differenti E-Bike sui vostri terreni preferiti, per comprendere meglio i vostri gusti e le vostre attitudini di guida e poter fare una scelta ragionata.

Ecco un breve video che sintetizza le sensazioni a caldo sperimentate durante il nostro test:

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