Batterie E-Bike: come usarle, tante ipotesi e poche certezze

Sulle batterie delle biciclette a pedalata assistista si scrive e si legge di tutto. Spesso a sproposito.
Le leggende popolari hanno la meglio sulla ragione e ci si fissa che “si deve fare così” anche se la nostra scelta non ha fondamenti scientifici. D’altronde nell’era della iper comunicazione “Social Oriented” è anche difficile capire quali siano le informazioni scientifiche e quali siano le dicerie.
In questo articolo proviamo a fare un po’ di sintesi su questo argomento, raccogliendo le tesi più accreditate e soppesate in base alla nostra esperienza pluriennale di utilizzatori e noleggiatori di E-Bike.
Senza la pretesa di avere sicuramente ragione!
Iniziamo con i fondamentali: lo sapevate che la batteria al litio dura di più se non la lasciamo mai scaricare tutta? E che è meglio conservarla a riposo con circa metà carica, in ambiente fresco e asciutto?
Forse si, perché le batterie al litio ormai muovono le nostre vite: stanno dentro gli smartphone, i tablet, le auto, ogni tipo di dispositivo elettronico che usiamo ha all’interno una batteria. La batteria è così fondamentale che parte degli sforzi delle aziende è legata proprio al suo utilizzo e al prolungamento stesso della sua vita. Tutti stanno cercando soluzioni alternative, ma la tecnologia al litio è quella più rodata e per un po’ ce la terremo ancora stretta.
Quando devo ricaricare? Abbiamo detto che lo stoccaggio di una batteria è ottimale attorno al 50% della sua carica, un po’ di più se deve rimanere ferma a lungo, anche un po’ di meno se siamo rientrati da un giro e sappiamo di utilizzarla nell’arco di qualche giorno.
Non sono pochi giorni con la carica sbagliata che incidono sulla vita della batteria tuttavia ogni giorno che passa fornisce il suo piccolo contributo.

Come si vede dalla tabella qui sopra, il degrado di una batteria è direttamente proporzionale alla % di carica e alla temperatura dell’ambiente: batterie molto cariche e al caldo, soffrono.
Quindi abbiamo già la risposta alla domanda “quando ricaricare”: poco prima di uscire in e-bike. Meno tempo passa e meno la batteria ne risentirà. A maggior ragione in estate.
Il secondo ragionamento che ci porta a fare la tabella è la temperatura: se possiamo scegliere, meglio conservarla in un luogo con temperature né troppo alte né troppo basse, perché sottozero le celle si rovinano. E allora la temperatura giusta è quella della cantina.
Aggiungiamo che se la bici è in garage e la batteria in cantina è anche meglio! Per la batteria? No, in questo caso solo per prevenire eventuali furti. Intendiamoci, rubano tutto, purtroppo. Però se la nostra ebike è ben fissata a un muro con una catena cementata e non ha la batteria … beh, magari il ladro andrà a cercare altrove un bottino più redditizio.
Quanto durano le batterie delle e-bike? Domanda facile e difficile allo stesso tempo.
Facile perché il BMS, il gestore della batteria, è programmato per un certo numero di ricariche, in genere da 500 a 1.000. Si tratta di ricariche complete ossia da zero al 100%. Ovviamente non caricheremo quasi mai in questo modo e allora lui memorizzerà le percentuali di ricarica e considererà un ciclo completo quando lo avremo effettivamente completato.
Ma non è così facile perché c’è anche la variabile tempo che incide: una batteria può perdere una % considerevole di capacità nell’arco di 6/8 anni. Queste durate sono influenzate da come le abbiamo utilizzate e stoccate: ecco che i ragionamenti di prima ci vengono utili nel lungo periodo.
Ritornando al numero di ricariche: immaginiamo anche solo 500 cicli, su una batteria da 500 wh. Un ciclo ci può far fare almeno 40/50 km e quindi la batteria si esaurirebbe dopo 20-25.000 km. Quanti anni ci impiegheremmo a fare tutta questa strada?
Ecco perché è quasi è più importante il tempo che passa e, soprattutto, come le utilizziamo e le conserviamo.
Inoltre il deterioramento dei materiali è anche dovuto alle continue cariche e scariche che portano ad una riduzione della capacità con il passare del tempo. E qui entra in gioco anche la qualità della batteria: se una batteria “di marca” dopo 450 cicli riesce ad arrivare a circa l’80% della sua carica originale, una pessima può anche dimezzare la sua carica.
Come detto in apertura, la cosa più importante in ogni caso è non lasciare mai scaricare completamente una batteria: le batterie al litio non soffrono di effetto memoria, questo è vero, ma per la loro natura non dovrebbero mai essere lasciate scaricare completamente. Paradossalmente, e questo va contro ogni convinzione comune, per far durare una batteria di più andrebbe caricata molto spesso, appena possibile. Uno smartphone vive molto di più se quando siamo a casa ricarichiamo la batteria anche se questa è al 50%, più corti sono i cicli di carica / scarica più dura la batteria. Non ci si deve affatto preoccupare di continuare a staccare e attaccare lo smartphone al caricatore: una carica parziale, anche del 20%, non vale infatti come un ciclo di carica/scarica intero.
Per la batteria di una e-bike questo ragionamento è meno assoluto, ma una carica in più è comunque meglio che una in meno.
Quando ha finito di caricare la devo staccare subito dalla corrente? La risposta è Ni!
Il circuito che gestisce la carica è abbastanza intelligente da essere in grado di interrompere la carica al momento giusto. Allo stesso tempo un malfunzionamento potrebbe danneggiare la batteria, farla incendiare o peggio ancora esplodere.
Quindi? Meglio ricaricare in un luogo dove poterla tenere sotto controllo, staccarla a ciclo terminato … e poter intervenire in casi di emergenza!
Un’ultima valutazione è sul costo delle batterie: non c’è molto marketing e neppure troppo margine, la verità è che una batteria buona costa. Nel caso degli smartphone viene usata una sola cella, ma per assemblare una delle nostre batterie si usano più celle. Migliore è la loro qualità, maggiore sarà la loro resa e durata.
Le batterie non originali a basso costo che attraggono con prezzo basso e tanta capacità sono spesso specchietti per allodole: all’atto pratico non riusciranno a fornire la corrente promessa e si deterioreranno molto più velocemente. Anche in questo caso, “chi più spende meno spende”.

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