L’Italia è leader nella progettazione e produzione di biciclette, e questo è un dato noto da tempo. Con l’arrivo della pedalata assistita abbiamo perso un po’ di posizioni in favore di gruppi industriali più strutturati e “robusti”.

Ma per fortuna le nostre competenze ci sono ancora tutte e abbiamo tante piccole aziende che lavorano per offrire sul mercato prodotti di qualità con caratteristiche distintive rispetto ai più grandi costruttori nazionali e stranieri.

È il caso della Alpek di Bosconero, in provincia di Torino, che siamo andati a visitare per conoscere meglio la loro produzione caratterizzata da scelte tecniche fuori dal coro.

La gamma delle E-Bike Alpek

La loro gamma propone tutte le soluzioni di mobilità a pedalata assistita, dalle City alle Trekking e alle E-Mtb Front e Full. E proprio su quest’ultima abbiamo concentrato le nostre prime attenzioni: la Evoke Pro è l’attuale top di gamma che con i suoi 140 mm di escursione si rivolge al segmento All Mountain. Ma a breve avremo modo di raccontarvi anche come va la loro Front, la Nitro; e poi magari scopriremo insieme la loro prossima creazione, una Ebike da Enduro.

Come sempre la nostra recensione si focalizza soprattutto sulle sensazioni ed emozioni di guida piuttosto che sulle caratteristiche tecniche del mezzo che potete trovare sul sito web di Alpek (https://alpekbike.it/). Tuttavia in questo caso particolare dedicheremo qualche attenzione in più alle scelte tecniche inconsuete di Alpek, per poterne valutare la validità.

La posizione in sella

Appena saliti in sella ci troviamo fra le gambe una Emtb molto snella e apparentemente leggera.

La prima sensazione è che sia una taglia in meno rispetto alla nostra abituale. In realtà le quote del telaio sono correttamente dimensionate, l’impressione deriva dalla minore lunghezza del Reach (distanza calcolata in orizzontale dal piantone di sterzo al movimento centrale) e del carro posteriore che ci trasmettono la sensazione di essere su una E-Bike più raccolta e compatta.

Questa impressione ci accompagna anche iniziando a pedalare perché la Evoke Pro trasmette subito una dinamicità e maneggevolezza inusuale che quasi ci spiazza rispetto ai nostri parametri di valutazione e richiede un minimo di adattamento.

I primi tratti sui trail si percorrono con circospezione per capire se questa agilità potrà farci dei brutti scherzi: non è così e presto si comprende che della Evoke ci si può fidare anche sul fronte della stabilità.

Agile e maneggevole

Le caratteristiche che meglio descrivono la Alpek Evoke Pro sono sicuramente l’agilità e la velocità con cui permette di cambiare repentinamente traiettoria mantenendo comunque una stabilità e un controllo di buon livello.

Abbiamo percorso trail in mezzo a fitti boschetti con pietre e radici a gogo e siamo sempre riusciti a passare nei varchi più angusti con velocità inusuali e con un divertimento maggiore rispetto a E-Mtb più enduristiche. Non siamo ai livelli dinamici di una Mtb ma, su questi terreni, non ci siamo neanche troppo lontani. Su questi aspetti, si sa, la “coperta è corta”: più una bicicletta è agile, più rischia di essere meno stabile e direzionale.

La Evoke ci trasmette un ottimo equilibrio in questo senso perché l’agilità non compromette la stabilità se non viene portata oltre il limite sensato per una All Mountain: ma ne parleremo fra poco, valutando il suo comportamento in discesa.

Il motore: il Bafang M500

La prima scelta originale di Alpek riguarda il motore Bafang M500, un brand cinese che ha scritto la storia delle biciclette a pedalata assistita ma che in Italia è noto soprattutto per i suoi kit aftermarket.

Sul motore non ci dilunghiamo perché lo abbiamo già testato qualche tempo fa e la recensione del motore Bafang M500 la trovate sul nostro sito (https://www.e-biketour.net/test-bafang-m500/).

Aggiungiamo solo due considerazioni sulla personalizzazione di questa unità che, dal piccolo display protetto a fianco del manubrio, consente di settare l’assistenza su 3, 5 o 9 livelli differenti. La progressione è chiaramente differente e il motore cambia parecchio la sua anima a seconda della scelta impostata.

A breve, ci raccontano in Alpek, l’App Bafang sarà implementata con tutte le funzionalità di controllo sulla potenza e modalità di erogazione per ciascuno di questi livelli, come già avviene per la maggior parte dei motori più moderni.

Su questo motore confermiamo le ottime doti di silenziosità a tutti i regimi di cadenza, anche a quelli più elevati e sotto sforzo. Ma anche l’esitazione iniziale di qualche frazione di secondo per attivare l’assistenza che poi è subito corposa: in questo modo le ripartenze in salite sono un po’ difficoltose. In Alpek ci dicono di aver già analizzato la questione e di poterla risolvere con una modifica al software, personalizzandone il comportamento a mezzo App appena sarà disponibile.

In salita con la Alpek Evoke Pro

Portiamo la Evoke sul terreno più congeniale per una All Mountain: le salite e le discese impegnative, a tratti tecniche e insidiose, percorse a velocità brillanti senza la necessità di “fare il tempo”.

In salita la nostra Ebike conferma le sue doti di facilità di guida abbinandole a un comportamento tendenzialmente neutro e sempre facile da gestire anche sulle rampe più ripide.

Il motore spinge in modo corposo ma molto regolare e gestibile anche quando dobbiamo ridurre la cadenza della pedalata per affrontare un tornantino o dei passaggi più “trialistici”.

In questi frangenti ci sono venuti in aiuto anche le 12 velocità del cambio Sram GX Eagle che permettono di scegliere la cadenza giusta anche nelle salite hard. Siamo riusciti a svicolare su ripidi e stretti passaggi tecnici senza aver mai perso il controllo e la direzionalità della ruota anteriore da 29”.

Questo grazie alla corretta geometria del telaio e all’ottimo lavoro delle sospensioni, di cui parleremo fra poco, che tengono la ruota anteriore incollata al terreno anche sulle salite più ripide. Nessuna fra le E-Enduro che abbiamo testato recentemente ci ha permesso le stesse prestazioni in salita.

Pneumatici Vittoria Mazza e Martello

Gli pneumatici hanno fatto la loro parte: sono i Vittoria Mazza (per l’anteriore da 29” per 2,40) e Martello (per il posteriore da 27,5” per 2,60) che hanno assecondato bene l’arrampicata con un’ottima trazione su terreno asciutto (Martello su bagnato entra un po’ in crisi) e con una direzionalità sempre ottima dell’anteriore che si adatta bene anche ai fondi bagnati.

Sono pneumatici strutturati che si prestano all’uso gravoso con le E-Bike: noi abbiamo girato con camere d’aria e non abbiamo avuto brutte sorprese, malgrado le pressioni non fossero altissime.

Le sospensioni VDO

È un prodotto di alto livello, poco noto in Italia, che ci ha stupido per l’efficienza e la scorrevolezza su tutti i terreni. La caratteristica più evidente è la scorrevolezza a basse velocità dove le sospensioni riescono a copiare ogni singolo avvallamento del terreno grazie ad un registro dedicato proprio ai primi centimetri di escursione.

Aumentando il ritmo il comportamento rimane morbido e confortevole anche sui terreni più accidentati e la conduzione del mezzo è sempre sotto controllo. Solo eccedendo con la velocità e uscendo dalla zona di confort di una Emtb All Mountain iniziamo a sentire un maggiore irrigidimento della forcella e dei sobbalzi al manubrio che richiedono una maggiore attenzione nella guida.

Ma questo non compromette la stabilità che, con un po’ di mestiere, si riesce comunque gestire anche a velocità enduristiche. Però così stiamo uscendo dal suo range ideale: lei ci accompagna anche nelle nostre “sparate” ma ci trasmette la sensazione di non gradirle al 100%.

La discesa Flow e tecnica con la Evoke Pro

Raggiunta la cima ci fiondiamo in discesa, il bello dell’All Mountain è anche questo!

La Alpek Evoke Pro richiede un minimo di apprendistato per essere portata a velocità elevate perché la sua estrema maneggevolezza in un primo momento sembra ridurre la stabilità e la sicurezza del riding ad alta velocità. In realtà è una sensazione che presto lascia lo spazio al divertimento di avere una E-Mtb con cui poter giocare sulle traiettorie anche all’ultimo istante, che permette di guidare più “sporco” rispetto alle più strutturate E-Enduro.

Come detto le sospensioni assecondano molto bene l’assorbimento delle asperità piccole e grandi e al manubrio le sollecitazioni sono molto limitate. Con il crescere del ritmo aumentano un po’ i sobbalzi e l’assorbimento tende a essere più secco, richiedendo una maggiore attenzione sulle traiettorie. Stiamo parlando di un ritmo molto alto, quello che potrebbe essere tenuto durante una prova speciale di E-Enduro amatoriale, quindi ben oltre il range di utilizzo di questo segmento di E-Bike.

Quando la discesa si fa più ripida e tecnica e la scelta della traiettoria diventa più importante, con la Evoke abbiamo la possibilità di guardare più vicino ossia di decidere la traccia da seguire anche zigzagando sul trail. La maneggevolezza ci aiuta in questo e l’angolo di sterzo, malgrado non sia molto aperto, ci consente di scendere gradoni belli alti senza bisogno di accucciarsi sulla ruota posteriore, che rimane al suo posto a contatto con il terreno.

Anche in questo caso abbiamo apprezzato l’ottimo lavoro dello pneumatico anteriore Vittoria Mazza che ci ha sempre assecondato con una direzionalità e precisione di guida eccellenti su tutti i fondi e a tutte le velocità.

Freni Magura MT7

Se si alza il ritmo dobbiamo poter frenare in piena sicurezza e qui abbiamo un impianto che supporta molto bene il riding veloce. Anche in questo caso troviamo un componente inusuale fra le All Mountain più diffuse: sono gli MT7 della Magura, freni a disco da 203 di diametro che hanno un comportamento molto dolce e rassicurante, con una buona progressività che aumenta la potenza fino a soddisfare esigenze racing senza essere mai troppo bruschi o invasivi. Un ottimo abbinamento alle caratteristiche di questa E-Bike.

Conclusione: per chi è la Alpek Evoke Pro

Una Emtb poliedrica e divertente con un prezzo di 5.290,00 Euro, secondo noi corretto considerando la qualità dei montaggi e del suo telaio, progettato e realizzato quasi interamente da Alpek.

Il pubblico a cui si rivolge è molto ampio perché partiamo dagli amanti del Trail e arriviamo a sfiorare gli enduristi. Fra questi due limiti troviamo il grosso degli E-Bikers che amano utilizzare l’E-Bike a 360° su percorsi anche impegnativi e con una guida veloce e dinamica.

Le sospensioni e i freni fanno la differenza per i bikers più esigenti, per chi ha meno pretese è disponibile la versione Comp che ha comunque componenti di buon livello e viene offerta a un prezzo inferiore ai 4.500,00 Euro.

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