Il mercato delle due ruote si sta risvegliando dopo il letargo invernale.
Chi ha provato a vendere una bicicletta in questi mesi si è subito reso conto che la domanda era scarsa.
Un po’ meglio l’offerta, ma anche questa non particolarmente ricca.
Insomma, le due ruote con o senza motore, si scambiano meglio nella stagione giusta, quella in cui le usano la maggior parte dei bikers.
Perché comprare un usato?
La domanda ci obbliga a ragionare sui plus e sui rischi che si possono incontrare acquistando un mezzo di seconda mano.
I plus sono facilmente individuabili: il prezzo.
Ma questo si porta dietro altre considerazioni, come ad esempio la maggiore scelta fra modelli con caratteristiche e qualità costruttive differenti.
Se il nostro budget è limitato, molto limitato, con un usato non recentissimo ma tenuto bene possiamo ambire a una e-mtb full in luogo di una front.
Sempre che la full sia davvero quello che serve a noi. A questo proposito vi consigliamo di leggere il nostro articolo “Mi compro una e-bike front?”
Dovremo cercare una Emtb con una batteria di almeno 500 wh oppure una più limitata ma mettendo già in budget la spesa di un extender per potenziarne l’autonomia.
Se invece la nostra capacità di spesa è superiore ai 2.500 euro, abbiamo più scelta e ci si aprono scenari differenti. Qui siamo sicuramente su una full basica di circa un anno oppure più datata a seconda delle caratteristiche costruttive e della qualità del montaggio.
Quale e-bike fa per me?
In questo caso ci dobbiamo soffermare a ragionare su quale bicicletta a pedalata assistita vada bene per noi. Anche su questo argomento potete attingere ai nostri articoli leggendo “Quale e-bike è giusta per me?”
In sintesi, dovremo decidere in primo luogo la tipologia di emtb: Trail, All Mountain, Enduro o Freeride-DH? Tenendo conto che il costo cresce man mano che si allungano le sospensioni, dal trail al DH la differenza può essere notevole anche perché la qualità dei componenti devono essere adeguata a un uso più intenso del mezzo. Una DH con sospensioni e freni poco performanti è sicuramente meno divertente e prestazionale di una All Mountain montata bene.
Acquistando un usato possiamo ambire a quel modello di media o alta gamma che non potremmo mai permetterci di prendere in negozio a prezzo di listino.
Un secondo parametro da valutare è il motore. Qui una scelta oggettiva è impossibile, vanno tutti bene anche se sono abbastanza differenti gli uni dagli altri. Allora bisogna accontentarsi di una valutazione soggettiva che però necessita di averli provati tutti, o quasi: un’opportunità alla portata di pochi e-bikers.
E anche se abbiamo avuto la fortuna di provare i principali motori in commercio, non avremo mai la garanzia di aver maturato un’esperienza genuina. Perché molto di questi sono personalizzabili e un diverso settaggio comporta un comportamento anche molto differente.
Rimane l’imprinting, la modalità di erogazione più o meno naturale, ma anche questa differenza è meno percepibile confrontando motori con settaggi di erogazione molto differenti.
Quindi, è vero che il motore dovrebbe essere un elemento importante ai fini della scelta, ma è anche vero che il più delle volte è molto difficile scegliere quello giusto. E allora forse è meglio basarsi su quello che sulla carta è messo meglio, ha meno km, ha meno ricariche della batteria.
Come verificare l’usura del motore?
Come faccio a sapere se il motore è in buono stato? Ecco, questa è una gran bella domanda a cui possiamo dare delle risposte ma obiettivamente non delle certezze.
Prima di tutto i km, se sono tanti è possibile che anche la batteria sia già un po’ sofferente. Ma non è sempre così: tanti km fatti in pianura sono sicuramente meno “nocivi” di quelli fatti in Turbo su mulattiere di montagna.
E sì, perché anche l’andatura e l’assistenza richiesta al motore influiscono non poco sull’usura dello stesso e della batteria. Per non parlare dello sblocco che richiede al motore di fare gli straordinari ad andature a cui gli altri motori si farebbe un riposino.
La regola aurea per avere la risposta più attendibile è quella di collegare il motore all’applicativo dei centri di assistenza autorizzati e “leggere” tutti i parametri vitali. La percentuale della batteria, i km percorsi, i livelli di assistenza utilizzati. E sperare: perché in alcuni casi i motori nuovi hanno problemi e quelli molto chilometrati non ne hanno mai avuti!
Come valutare un telaio usato?
Se siamo dei pro abbiamo tanti particolari da osservare che ci diranno quanto e come è stata utilizzata l’ebike, solo guardando i segni sul telaio.
Se non lo siamo ci possiamo limitare a rilevare eventuali botte che abbiano inciso il telaio in modo significativo. La strisciata e il puntino in cui è saltata la vernice è un indicatore di utilizzo ma è spesso solo un elemento estetico che riduce il valore del mezzo a nostro favore.
Osservando il manubrio, eventuali segni più profondi potrebbero metterne a rischio l’integrità e abbandonarci quando è più sollecitato. Meglio non risparmiare su questo fronte!
Ovviamente stiamo parlando di telai e manubri in alluminio, perché nel caso del carbonio l’analisi deve essere molto più accurata e professionale. In questi casi consigliamo di far fare una valutazione da chi se ne intende più di noi, per evitare brutte, costose e potenzialmente pericolose sorprese.
Le sospensioni sono ancora efficaci?
Le sospensioni sono uno degli elementi che incidono di più sul comportamento dinamico di una mtb.
La qualità fa la differenza ma anche la manutenzione è fondamentale. Ci sono molte scuole di pensiero su quante ore possano funzionare bene prima di essere revisionate.
Tutte le teorie convergono su un tagliando almeno una volta all’anno, a seconda della strada percorsa ma anche delle modalità di riding: un’ora in park vale molte ore in più rispetto a un utilizzo su trail turistici. E poi c’è il peso del biker. E i terreni su cui ha girato, in presenza di tanto fango o polvere l’usura dei paraoli accelera enormemente.
Ma queste informazioni non è detto che le si possa ottenere acquistando un usato: fate domande per capire che tipo di biker è il venditore, se è uno smanettone facilmente cadrà nella trappola di autoincensarsi e magari ci racconterà tutte le sue roboanti imprese. Che però così roboanti potrebbero anche non essere! Ma avremo qualche info in più su cui ragionare.
Per verificare lo stato di usura delle sospensioni si può spingere con forza e valutare il loro ritorno. Se troppo rapido manca controllo idraulico. Proviamo allora a modificare il settaggio del ritorno: se la situazione migliora era solo starata, se non cambia è sicuramente da revisionare.
Un’altra verifica è sulla scorrevolezza: se scende fluida è tutto ok, se scende a “gradini” è meglio approfondire il perché.
Mentre si pompa sulle sospensioni bisogna fare attenzione a eventuali rumori o cigolii provenienti dal carro posteriore: in quel caso le boccole potrebbero essere da sostituire.
È anche importante valutare l’integrità degli steli della forcella e dell’ammortizzatore, perché piccoli segni potrebbero compromettere la tenuta dei paraoli e richiederne una sostituzione frequente.
Poi ci sono tantissimi segnali meno evidenti che solo un professionista è in grado di rilevare, e talvolta neanche lui.
In sintesi, se acquistate una emtb che ha percorso tanta strada e il venditore non è in grado di dimostrare, documenti alla mano, di aver fatto una revisione di recente, è probabile che la si debba mettere in conto. Un conto abbastanza salato, fra forcella e mono si possiamo spendere da almeno 350 euro a parecchio di più. Dipende dall’onesta di chi fa la revisione e soprattutto dalla qualità del prodotto da revisionare: un ammo con tante regolazioni ci costerà di più anche in fase di revisione.
L’usura dei componenti di una ebike.
La verifica più facile è sulla distribuzione ossia catena, corona e pacco pignoni.
La catena viene misurata con un apposito regolo: se esce di tanto dalla tolleranza è praticamente certo che si debba cambiare tutta la distribuzione, se è usurata nei parametri di sicurezza potrebbe essere sufficiente la sua sostituzione.
I denti delle corone possono essere valutati anche a occhio: se sono a pinna di squalo sono da sostituire.
Ma considerate che talvolta sembrano ok e improvvisamente si mettono a sgranare, magari dopo aver pulito più a fondo la catena. E la sostituzione della catena spesso peggiora il difetto.
Anche per i freni l’analisi visiva ci può dare discreta soddisfazione: lo spessore delle pastiglie si verifica guardandole da sopra e facendo girare il disco.
A sua volta il disco deve essere liscio e non scavato. Anche segni profondi o un colore brunito sono indicatori di un disco probabilmente da sostituire.
Ultima verifica sulla leva dei freni: un comportamento spugnoso e poco progressivo è indicatore di un impianto da spurgare. Non sono cifre elevate ma devono essere considerate per valutare se stiamo facendo un affare.
Cerchi e gomme sono ok?
Le gomme devono essere fresche, oltre che ancora in buone condizioni di usura.
Perché se la e-mtb è rimasta ferma per alcuni anni, magari al sole o al caldo, le gomme possono essere ancora ben tassellate ma con la mescola indurita dal tempo. In questo caso non si consumeranno più e il loro grip sarà inefficace. Sicuramente da sostituire. E oggi una coppia di pneumatici di buona qualità costa almeno un centinaio di euro, da lì in su.
I cerchi devono essere diritti, e questo si verifica facendo girare la ruota sollevata da terra. E devono avere i mozzi integri: per verificarli scuotete con forza a destra e sinistra la ruota tenendo ferma la bici. Se c’è gioco al centro della ruota, il mozzo è da far controllare.
Poi ci sono i segni e graffi che sono un indicatore di quanto offroad è stato fatto: più segni ci sono, più l’e-bike è stata sollecitata. Sono segnali deboli, nulla di grave o preoccupante, ma anche questi aggiungono dei tasselli al nostro puzzle.
L’acquisto a distanza.
Può capitare di trovare una bella e-bike, quella che fa per noi, a migliaia di km di distanza.
In questa sede non vi parliamo dei rischi di truffe o di ricettazioni, sempre possibili quando si compra una bicicletta e quindi da gestire con molta attenzione.
Vi suggeriamo invece di delegare a un concessionario ufficiale l’analisi delle condizioni del mezzo, quello che in foto non si può verificare.
Non avremo la certezza matematica che l’analisi sia corretta e non di parte, ma saremo sicuramente più tranquilli rispetto a una valutazione esclusivamente fotografica.
Dovremo scegliere un punto vendita di riferimento nella zona, possibilmente non dove è stata acquistata, chiedendo una loro valutazione e magari anche la spedizione: anche metterla in scatola, se fatto male, potrebbe causare danni durante il viaggio.
In conclusione
L’acquisto di una ebike usata può essere un buon affare ma richiede molte attenzioni per far si che non si trasformi in un salasso: una bicicletta molto vissuta potrebbe venirci a costare delle cifre molto importanti per le riparazioni.
Seguendo i nostri consigli e andando a vederla con un amico esperto, o meglio ancora con un meccanico, ridurremo i rischi e pagheremo il prezzo giusto.
Buona ricerca!
Scopri i nostri E-Bike Tour e i corsi di guida Ride&School dedicati soprattutto alle E-Bike.