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Le montagne sono tutte belle ma le Dolomiti hanno quel “qualcosa in più” che ci fanno rimanere a bocca aperta.

Sarà per i panorami maestosi, sarà per i contrasti cromatici fra le rocce e i prati verdissimi, sarà per un modello di accoglienza che coccola il turista in ogni momento della giornata?
La motivazione che ci ha spinto a ritornare in questa zona probabilmente sarà un mix di tutto questo.

In questa occasione abbiamo scelto il versante veneto, sul confine con il Trentino Alto Adige.

Abbiamo già le date: dal 21 al 24 luglio saremo ad Arabba.

Con le guide locali abbiamo individuato i percorsi giusti, quelli che ci strappano un “wow” ad ogni curva, con il giusto livello di difficoltà per far divertire tutti. Una loro guida sarà al nostro fianco per condurci su percorsi che solo i locals conoscono bene.

Venerdì 21 luglio: Tour Fodom

Quando si arriva ad Arabba si salta subito in sella per un pomeriggio di “riscaldamento”.

Si sale inizialmente su strada forestale nel bosco con un buon fondo fino a meta del Passo Pordoi, per poi prendere un’altra strada ghiaiata verso Portavescovo, nota per le splendide piste da sci ma anche per i suoi divertenti trail naturali.

Nel tratto finale la pendenza si impenna fino all’imbocco del sentiero naturale, abbastanza tecnico specialmente nella prima parte, con qualche breve tratto esposto.

Passiamo sotto il “Sas Ciapel” (Sasso Cappello) per raggiungere la cima del Passo Pordoi.
Nel giro di breve ci troviamo su uno dei più bei sentieri che si possano percorrere intorno al massiccio del Gruppo del Sella, con qualche curva stretta tecnica affrontabile con una buona capacità di guida o con la E-Bike a mano.

In località Burz si prende un altro sentiero che ci porta fino ad Arabba con sponde e piccoli dossi, flow all’inizio per poi diventare più lento con divertenti curve strette.

Sabato 22 luglio: Tour di Santa Croce

Per la seconda giornata partiamo da Arabba verso il Passo Inzisa per poi affrontare un trail superflow (liscio con tante curve facili spondate) per scendere la Val Badia.

Si riprende fiato su strada forestale verso i bellissimi prati dell’Armentara per poi proseguire fino al rifugio Santa Croce che fa parte del Parco Naturale di Fanes-Sennes-Braies. Siamo a quota 2.045 mt. Vicino a una magnifica chiesetta costruita nel 1484 sotto la parete dell’imponente Sasso della Croce con al centro il Monte Cavallo a quota 2.907 mt.

Una gustosa pausa pranzo per ricaricarsi e si riparte in sella verso l’abitato di Badia per imboccare un sentiero naturale abbastanza pianeggiante ma un po’ tecnico nella prima parte, con sassi fissi e radici, per poi diventare strada forestale che scende fino a San Cassiano.

Qui prendiamo la cabinovia Piz Sorega (molto consigliata per evitare ulteriori 600/700m di dislivello) che ci lascia subito sotto il Pralongià: con un breve tratto pedalato siamo al Passo Campolongo per rientrare ad Arabba.

Domenica 23 luglio: Sellaronda

Arabba è in un lembo di Veneto fra la Val di Fassa e l’Alta Badia, nel bel mezzo del mitico percorso del Sellaronda: un itinerario assolutamente da fare … o da rifare per chi c’è già stato in passato!

Un percorso di una bellezza paesaggistica unica perché sviluppato attorno al Massiccio del Sella, su sentieri e strade forestali piacevolmente curate nei particolari, impegnative ma mai troppo difficili. Con alcuni tratti nei divertenti bike park dei vari comprensori. Un must per gli amanti della E-Mtb!

Insieme sceglieremo se farlo in senso orario, con più discesa che salita, oppure antiorario dove bisogna pedalare un po’ di più. In ambedue i casi sarà necessario anche l’uso degli impianti di risalita.

Lunedì 24 luglio: Tour Strada della Vena

Lunedì mattina, prima della partenza, si completa la conoscenza della zona pedalando verso il Passo Campolongo e l’altipiano del Cherz su trail naturali che attraversano caratteristici paesini sino a Pieve di Livinallongo.

Da qui un po’ di asfalto e di sterrato ci portano a imboccare la famosa Strada della Vena, o via del ferro, che collegava le antiche Miniere del Fursil del Colle Santa Lucia ai forni fusori del Castello di Andraz.

La nostra meta è proprio il Castello di Andraz che fu costruito su di un gigantesco sperone roccioso che nell’era glaciale si distaccò dal gruppo dolomitico del Settsass.

Queste particolarissime caratteristiche conferiscono alla fortezza un’integrazione straordinaria con l’ambiente naturale circostante, un capolavoro da non perdere.

La nostra vacanza sulle Dolomiti è quasi finita, si rientra verso Arabba per riprendere la via di casa.

 

Difficoltà

I percorsi sono molto vari e alternano tratti molto semplici, turistici, su cui rilassarsi guardando il panorama, e altri più impegnativi che richiedono maggiori capacità di guida.

I tratti più tecnici non sono mai troppo lunghi, i meno esperti potrebbero dover condurre l’E-Bike a mano per brevi tratti.

E’ dunque richiesta una buona padronanza della E-Mtb in fuoristrada unitamente a buone condizioni fisiche per godersi più giorni consecutivi in sella.

 

Prenota il tuo E-Bike Tour sulle Dolomiti!

Voi penserete: “c’è tempo prima di luglio!”

Ma anche in questo caso i posti sono limitati: vi consigliamo di prenotare prima possibile il vostro Tour perche ci sono ancora pochi posti disponibili.

Il contributo per l’accompagnamento delle guide locali e di quelle della ASD è di 150 Euro a partecipante.

Per chi non è ancora Socio, la tessera associativa di E-BikeTour.net costa 15 Euro, vale 365 gg. dall’emissione e comprende assicurazione Infortuni e Responsabilità Civile.

La caparra da versare subito dopo l’iscrizione ammonta a 60 Euro.

Il nostro “quartier generale” è presso l’Active Hotel Malita: fino al 31 marzo avevamo opzionato delle camere, successivamente bloccate con la caparra di chi si è iscritto in tempo.

Da aprile si deve provvedere personalmente alla prenotazione del pernottamento, in questo Hotel se c’è ancora posto o in altra struttura.

Il costo giornaliero al Malita, in camera doppia con la mezza pensione, è di circa 75 Euro a persona.

Per iscriversi compilare un form per ciascun partecipante:

 

 

COME MI VESTO? COSA DEVO PORTARE?

Ecco un elenco sicuramente non esaustivo ma che può essere di aiuto come promemoria:

  • Cellulare completamente carico
  • Zainetto confortevole e capiente (meglio se anche con cintura a vita, no monospalla)
  • Abbigliamento comodo, utilizza più strati (vestiti “a cipolla”) in base alle temperature previste, sono da preferire i materiali tecnici traspiranti e una giacca anti vento – pioggia (tipo K-Way)
  • Scarpe da bici, ginnastica o scarponcini da trekking
  • Casco da bici (su richiesta può essere fornito gratuitamente) e guanti da bici (corti e/o lunghi a seconda dei percorsi e delle temperature)
  • Borraccia, bottiglia d’acqua o Camel Back (le E-Bike a noleggio spesso NON sono dotate di porta borraccia);
  • Spuntino leggero (barrette energetiche, cioccolato, frutta secca, …)
  • Eventuale pranzo al sacco: il programma viene confermato qualche giorno prima anche per il pranzo

Ricordati di portare almeno una camera d’aria di scorta, anche se hai le ruote tubeless.

 

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