Cosa è una E-Bike

E’ una normale bicicletta che ti può trasformare in un corridore professionista! Una E-Bike è una bicicletta elettrica a pedalata assistita (definita anche Pedelec o Epac – Electric Pedal Assisted Cycle) dotata di un motore centrale integrato con le pedivelle o collocato nel mozzo anteriore o posteriore, che aiuta la pedalata riducendone lo sforzo.

Come funziona
L’eBike è dotata di un cambio meccanico che permette di regolare la velocità e lo sforzo della pedalata, esattamente come per tutte le altre bici. In questo caso abbiamo anche la possibilità di scegliere il livello di assistenza elettrica che si adatta meglio al percorso, alla nostra preparazione atletica e alla voglia di faticare e di sudare. Su un display ampio e intuitivo leggiamo tutti i dati della nostra pedalata: un comando vicino alla manopola, raggiungibile con il pollice senza sollevare la mano, ci permette di selezionare uno dei diversi livelli di assistenza. In alcuni casi il display è sostituito da un comando sul manubrio che informa con dei led sul livello di assistenza utilizzato e sulla carica della batteria .

EBike con motore centrale
Il motore montato sul movimento centrale è normalmente dotato di 3 sensori: uno per la velocità, uno per la cadenza di pedalata ed uno per lo sforzo applicato sui pedali. Il livello più basso di assistenza ci allevia lo sforzo di circa il 50%, modulando il supporto elettrico in base ai dati ricevuti dai 3 sensori. Scegliendo livelli di assistenza più spinti si può arrivare anche oltre il 300%, per azzerare lo sforzo sui pedali in pianura e sfrecciare con un minimo impegno in salita! Alcuni motori hanno introdotto un quarto sensore, quello di inclinazione, per comunicare alla centralina elettronica quanto è ripido il nostro itinerario. In questo modo può venire proposta un’ulteriore modalità di assistenza, in questo caso automatica ossia che seleziona per noi il livello di assistenza più adatto in base alla nostra pedalata.

Motore nel mozzo per e-Bike City e Trekking
In alternativa al motore centrale, per i modelli più economici viene proposto il motore nel mozzo di una delle due ruote. La logica di funzionamento è differente perchè i sensori si riducono molto spesso a uno solo, quello di pedalata, che rileva quando noi giriamo il pedale e di conseguenza attiva l’aiuto elettrico in base al livello di assistenza selezionato. Quasi sempre ogni livello di assistenza corrisponde ad una velocità massima che la bici elettrica è in grado di fare semplicemente girando i pedali ma senza particolare sforzo. Quindi al livello massimo ci possiamo aspettare di arrivare sui 25 km/h (velocità massima di legge, ne parliamo dopo) in pianura e senza fatica, riducendo l’assistenza il motore ci aiuterà fino ad una velocità proporzionalmente inferiore.

Differenze fra motore centrale e nel mozzo
Qual è la differenza fra un motore centrale e uno nel mozzo? La prima differenza che si coglie alla prima pedalata è la maggiore fluidità e naturalezza del motore centrale che è più sensibile nel comprendere lo sforzo che viene fatto sui pedali e che ci aiuta di conseguenza con maggiore precisione. Il motore nel mozzo è più “on-off” ossia attacca e stacca l’assistenza in modo più repentino al variare dei giri dei pedali. Può succedere che, sui modelli più economici, l’attivazione del motore avvenga solo dopo mezzo giro di pedale o più, facendoci faticare per i primi metri, e poi non si stacchi immediatamente quando smettiamo di pedalare, obbligandoci a frenare per ridurre la spinta elettrica. Ci si abitua in fretta ma ne dobbiamo tenere conto quando siamo in mezzo al traffico e ai suoi  ostacoli improvvisi. Un’altra differenza significativa fra i due motori è l’efficacia in salita, molto elevata sul centrale e invece appena sufficiente nel caso di motore nel mozzo, soprattutto se montato sulla ruota anteriore. In questo caso la potenza è inferiore, la trazione è un pò compromessa e quindi questa soluzione viene consigliata per un utilizzo su brevi percorsi pianeggianti. Con il motore montato sul mozzo posteriore, invece, possiamo immaginare di percorrere agevolmente salite fino al 10/12%: oltre questa pendenza il motore perde di efficacia, tende a surriscaldare e potrebbe alla lunga avere dei problemi. La terza differenza è l’utilizzo del cambio meccanico della bicicletta: con il motore centrale è fondamentale una cadenza di pedalata agile per ottenere il migliore aiuto e questo significa far girare i pedali almeno 60/70 volte al minuto (poco più di una al secondo). Per poter pedalare in questo modo è fondamentale utilizzare il cambio preferendo rapporti agili, che facciano girare velocemente le gambe senza troppa fatica, rispetto a quelli più lunghi e duri da spingere. Con il motore nel mozzo l’aiuto del motore è spesso indipendente dalla cadenza dei pedali e quindi è meno importante uttilizzare con attenzione il cambio della bici. Con questo motore è possibile la “pedalata simbolica” ossia una pedalata lenta e senza alcuna fatica. Così si attiva il motore, che fa tutto lo sforzo necessario: in questo modo noi sfrecceremo alla velocità impostata dal livello di assistenza, senza fare la minima fatica!

Qual è la durata della batteria
Il prezzo da pagare se si vuole faticare poco e viaggiare veloci, soprattutto con il motore nel mozzo, è la durata della batteria. Non esiste un parametro certo sul consumo: dipende dal peso del biker, da quanto si spinge sui pedali, dal livello di assistenza utilizzato, dalla pendenze del percorso, dalla temperatura …. si, anche il meteo può influire! Poi dipende dalla capacità della batteria che viene espressa in Wh. Sul mercato questo valore è in continua crescita in abbinamento a pesi e ingombri più contenuti: si parte dai 400 Wh e si arriva a sfiorare i 1.000 e anche a superarli nel caso di ebike con la doppia batteria opzionale.

Con un metodo empirico e semplicistico, utilizzando una batteria da 500 Wh possiamo immaginare un’autonomia minima di 3 – 4 ore per 25-30 km di divertimento intenso su ripidi sentieri utilizzando livelli di assistenza molto spinti; l’autonomia può crescere fino a oltre 100 km su percorsi più soft, spingendo di più sui pedali e utilizzando prevalentemente il livello di assistenza Eco. Non c’è da preoccuparsi: il display o i led informano in tempo reale sull’autonomia della batteria consentendo di pianificare il percorso senza rischiare di rimanere a secco. E se succedesse, l’E-Bike è una bici normalissima, solo un po’ più pesante: potremo comunque pedalare anche senza motore per tornare a casa, meglio se in discesa! La ricarica dura da 3 a 6 ore a seconda del carica batterie utilizzato e di quanta energia deve essere immessa; normalmente la batteria è garantita per circa 1.000 cicli completi di ricarica senza perdere troppa autonomia: come per gli smartphone non c’è effetto memoria. Attenzione: per “cicli completi” si intendono ricariche del 100%, quindi se ad esempio la carichiamo sempre dopo aver consumato solo metà batteria, un ciclo verrà conteggiato dal BMS (il “cervello” della batteria) solo dopo la seconda ricarica.

Trasformare la propria bici in E-Bike
Le biciclette elettriche a pedalata assistita possono essere acquistate complete di tutto il necessario oppure essere costruite adattando una bicicletta tradizionale e aggiungendo il motore, la batteria e gli altri componenti. Sul mercato sono presenti numerosi kit di trasformazione di biciclette in E-Bike, sia con motore centrale sia con quelli nei mozzi anteriori e posteriori. In questo caso cambia la spesa da sostenere, più importante per un motore centrale, quasi dimezzata per quelli nel mozzo più economici. La maggior parte dei produttori sono cinesi ma sta crescendo il numero di produttori italiani che propongono prodotti un po’ più costosi ma mediamente di buona qualità e con una garanzia sicuramente più facile da attivare. Meglio comperarla già fatta o  elettrificarla con un kit di trasformazione? La risposta non può essere univoca: per semplificare ripondiamo con una domanda “hai una buona bicicletta, sana e robusta, che si presta ad essere elettrificata?”. Se la risposta è “si” un kit potrebbe essere una buona soluzione se non si pretendono prestazioni al top e se si vuole risparmiare qualcosa. Se invece dovete acquistare una bicicletta nuova e poi farla elettrificare, la soluzione di una E-Bike nuova o usata può essere quella migliore.

Quanto va veloce una Ebike
La velocità delle biciclette a pedalata assistita non è il loro punto forte, ma solo per limiti di legge: fino a 25 km/h il motore spinge, oltre questa velocità si disattiva e dobbiamo fare tutto con le nostre gambe! Per considerare una eBike alla stregua di una bicicletta, il codice della strada impone questo limite abbinato a una potenza massima del motore di 250W. Oltre questi valori diventa un ciclomotore e necessità di targa, assicurazione, casco …

Per chi sono indicate le E-Bike e le E-MTB
Piuttosto che elencare le persone a cui può essere suggerita una E-Bike, è più facile indicare per chi non lo è. Tutti quelli che sanno andare in bicicletta possono trarre vantaggi da una E-Bike, chi non ha imparato a guidare una due ruote è meglio che faccia pratica utilizzando solo le sue gambe. Per non annoiare con una lista infinita possiamo suggerire solo alcune categorie di clienti “tipo” : chi non ha tempo, non può o non vuole allenarsi, chi ama le alte cime ma non ha più l’età o semplicemente non riesce più ad arrivarci in sella, chi è allenato e vorrebbe fare anche in salita quel sentierino tecnico tanto bello quando lo percorre in discesa …. Tutto questo pensando soprattutto alle E-Mtb o alle E-Bike da Trekking, con un loro utilizzo ludico e sportivo. Ma la pedalata assistita è sempre più ricercata anche per i trasferimenti cittadini, per il BikeToWork ma anche solo per andare a fare le commissioni in centro. Il crescente inquinamento atmosferico, il traffico sempre più congestionato e i tempi di spostamento  in continua crescita hanno spinto molti cittadini a utilizzare la bicicletta per i loro spostamenti. E’ stato dimostrato che per i brevi spostamenti è il mezzo più rapido ed economico, molto più efficente di un’auto e dei mezzi pubblici. E se la distanza cresce o se il nostro abbigliamento è troppo formale per rischiare di sudare, la pedalata assistita elettrica ci viene in aiuto alleviando il nostro sforzo e permettendoci di arrivare a destinazione rapidamente e non accaldati. Infine non dimentichiamo l’opportunità del trasporto multimodale che abbina un mezzo pubblico o privato ad una bicicletta, magari pieghevole per agevolarne il trasporto: in questo modo possiamo allungare le distanze ed utilizzare sempre il mezzo giusto nel momento più opportuno. Per questo motivo le biciclette pieghevoli stanno riscuotendo nuovamente un grande successo (vi ricordate della Graziella, la prima bici pieghevole?): sono stabili, veloci, rapidissime da piegare e sono disponibili anche in versione a pedalata assistita.

Quanto devo spendere per una E-Bike
Una domanda che ci viene posta frequentemente è “quanto costa una ebike?” Purtroppo è etremamente difficile dare una risposta che vada bene per tutti visto che sul mercato ci sono mezzi da 600 Euro e altri che vanno oltre i 10.000 Euro. Ovviamente dipende da cosa vogliamo farci, dalle nostre esigenze, dai nostri gusti … Abbiamo già detto che un kit di trasformazione ci può far risparmiare qualcosa se abbiamo una bicicletta che potremmo elettrificare: in questo caso la trasformazione può costare da alcune centinaia di euro per un motore nel mozzo ed una batteria modesta a più di mille euro per soluzioni più prestazionali. L’acquisto di una ebike già pronta deve tener conto della qualità del gruppo motore e batteria ma anche degli altri componenti della bici come cambio, freni, telaio, perchè anche da questi dipenderanno il piacere di guida, le prestazioni e soprattutto l’affidabilità nel tempo della bicicletta. Spendere poco oggi potrebbe rivelarsi un costo più elevato domani, soprattutto se i guasti ci obbligassero a cambiare dei componenti o, peggio ancora, la bici intera! Questo accade soprattutto con mezzi molto economici, acquistati su internet e provenienti da paesi extraeuropei. Quindi, qual è la cifra minima da considerare per una E-Bike nuova? Per una City possiamo ipotizzare un migliaio di Euro, qualcosa di più per una ebike da trekking. Per una Emtb, una Mountain Bike elettrica, possiamo essere abbastanza tranquilli di fare un buon acquisto se ci avviciniamo almeno ai 2.000 Euro. Chiaramente parliamo di “primo prezzo” perchè se abbiamo esigenze particolari il listino può salire molto, molto di più.

“Provare per credere”
Un ebike test, una prova pratica magari con una bici a noleggio, può far comprendere meglio cosa si possa fare con una bicicletta a pedalata assistita. E a quelli che amano sudare e faticare diciamo che una e-bike permette di fare un altro sport, per la maggiore velocità in salita, per andare su percorsi ripidi e tecnici impossibili senza l’aiuto del motore, per la lunghezza degli itinerari e per i dislivelli più elevati… e questo, per chi ha poco tempo da dedicare alla bici per allenarsi, è una soluzione impagabile!

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Cos' è una e-bike