Una E-Bike con un motore tutto muscoli e adrenalina che sta facendo impazzire gli E-Biker.

Quindi va bene solo per chi va sempre in turbo, come se fosse una moto?

Per niente, perché grazie alle tante personalizzazioni possibili, in Eco si può faticare quanto si vuole e in modo differente da come siamo abituati …

Ma ripartiamo da capo, e andiamo in ordine!

Il test del nuovo motore Avinox Drive System by DJI

Grazie a un amico che ha acquistato la Amflow PL Carbon siamo riusciti a fare un breve test su questa nuova E-Bike cinese che sta facendo parlare molto di sé.

Abbiamo avuto a disposizione l’E-bike per poco tempo e quindi abbiamo concentrato la nostra attenzione soprattutto sulle caratteristiche del motore, mettendolo alla prova perlopiù in condizioni gravose, su sentieri ripidi e tecnici.

Abbiamo smanettato un po’ sulle tante personalizzazioni possibili per comprendere il carattere di un motore che nasce in seno a DJI, il leader dei droni e non solo, con un progetto tutto nuovo: super compatto, leggero e potente. È naturale che attragga tante attenzioni!

La potenza del motore Avinox

I dati di potenza hanno disorientato i concorrenti: i 105 nm di coppia continua non sono molto distanti da quelli raggiunti dai principali motori sul mercato, che nel tempo sono aumentati ad ogni aggiornamento.

Ma sono i 120 nm del Boost e soprattutto i 1.000 W di potenza di picco che incuriosiscono di più, trasformando l’E-Bike in un mezzo in grado di superare ostacoli finora riservati solo a moto da fuoristrada specialistiche.

Una potenza è sempre sotto controllo grazie ai diversi sensori integrati con algoritmi avanzati, che forniscono un’assistenza potente e fluida alla pedalata, in ogni tipo di situazione e su ogni terreno. Ci ritorneremo più avanti.

Dal punto di vista legale questa E-Bike Amflow PL Carbon è considerata una normale bicicletta a pedalata assistita perché la sua potenza nominale è di 250 W, quella di picco è erogata solo per brevi momenti, quando serve davvero.

Display e comandi della Amflow PL Carbon

Niente di nuovo, almeno in apparenza: display sul top tube con tante funzioni, collegamento bluetooth con l’app dedicata per smanettarci un po’.

Il display è touchscreen, si manovra perfettamente anche con i guanti e quando è bagnato. La tecnologia OLED a colori da 2 pollici permette una lettura agevole anche dei caratteri più piccoli, in tutte le condizioni di luce.

I comandi al manubrio sono ergonomici e della dimensione giusta per essere sempre raggiungibili al volo.  Sono wireless Bluetooth, si connettono al display e alcune funzioni possono essere personalizzate. A sinistra ci sono i due classici “più” e “meno” per regolare le assistenze, ma con pressioni prolungate si attivano altre funzioni, che si possono scegliere in base alle proprie esigenze. A destra altri due tasti: in alto quello per sfogliare le tante pagine disponibili, quello in basso per attivare due funzioni a scelta, una con un tocco rapido, l’altra con uno più prolungato.

Ma se scendiamo ancora un po’ nel dettaglio ci rendiamo conto che le funzioni disponibili sul display sono davvero tante, una quarantina, fra cui possiamo scegliere quali visualizzare e in che ordine.

La chicca è si può agire sulle personalizzazioni dei livelli di assistenza anche dal display, rendendo opzionale il consueto collegamento con l’app.

Noi l’app non l’abbiamo usata del tutto perché era già loggato il proprietario della e-bike e il sistema non consente accessi multipli. Tramite l’app è possibile memorizzare le proprie uscite e ottenere la geolocalizzazione della E-Bike. Si, perché c’è la possibilità di inserire una Sim che avverte se l’e-bike viene mossa e può attivare una sirena tipo quella delle auto. E, allo stesso tempo, il motore non si può accendere.

 

Il rumore del motore Avinox

Il materiale polimerico con cui è costruito il motore, ci dicono durevole e ad alta resistenza, riduce sensibilmente il rumore durante il funzionamento anche agli alti regimi, rendendolo uno dei motori più silenziosi sul mercato. Sul foliage autunnale è stata una bella esperienza di guida, con il rumore del motore coperto dal fruscio delle foglie.

Scorrevolezza e trascinamento

E se finisce la batteria? E se si va oltre 25 km/h, cosa che avviene puntualmente quando si sceglie un’assistenza un po’ più vigorosa?

Ci tocca pedalare alla vecchia maniera, e la scorrevolezza dell’e-bike e l’eventuale trascinamento del motore sono elementi da considerare.

Il motore Avinox non ci ha entusiasmato sotto questo aspetto: se si superano i 25 km/h l’assistenza si riduce senza quasi farlo percepire, in modo molto progressivo.

Molto bene, quindi, però da quel momento lo sforzo sui pedali aumenta in modo più che proporzionale rispetto al pedalare una Mtb da poco più di 20 kg, che è il peso della Amflow PL Carbon.

Lo stesso accade se si pedala con il motore spento o in off: la pedalata è abbastanza pastosa anche in pianura, meno piacevole di quanto si vorrebbe. La maggior parte dei motori concorrenti sa fare di meglio.

 

Eco Trail e Turbo più Boost by Avinox

Ma adesso riaccendiamo il motore, in fondo siamo su una e-Mtb!

Il menu ci propone tre assistenze tradizionali, una esplosiva che dura il tempo necessario per toglierci d’impiccio e una che in automatico sceglie quanto aiutarci in base a quanto rilevato dai numerosi sensori e giroscopi integrati nel motore Avinox.

Poi ci sono le personalizzazioni: per ciascun livello di assistenza si può agire su 5/7 parametri che cambiano fra un livello e l’altro. Si personalizza il livello di assistenza, la coppia (nm) e la potenza (w), l’aiuto in partenza e quello continuo, il proseguimento del motore quando si smette di pedalare (overrun).

Tante variabili che influiscono sul carattere del motore Avinox rendendolo più o meno reattivo alla spinta sui pedali.

A titolo di esempio vi raccontiamo la nostra esperienza in Eco, ma lo stesso vale per Trail e Turbo. Agendo sui parametri di assistenza abbiamo deciso quanto volevamo faticare, lo sforzo minimo ma anche quello massimo. Questo ha significato che durante la pedalata su lieve pendenza abbiamo dovuto spingere abbastanza sui pedali per avanzare, magari non come accade con una bicicletta tradizionale, ma neanche con una pedalata leggera, simbolica. Ma poi la salita si è fatta più ripida e noi abbiamo dovuto imprimere più forza sui pedali e questo ha innescato un aiuto ulteriore: in pratica abbiamo faticato di più ma non come avremmo dovuto in proporzione all’aumento della pendenza.

Voi direte: ma questo lo fanno tutti i motori delle E-Bike più evolute. No, non proprio così.

La naturalezza, la fluidità, lo sforzo richiesto sui pedali sono differenti dagli altri motori dove comanda soprattutto il livello di assistenza: se è alto, con una pedalata pesante l’ebike schizza in avanti se sei in pianura, meno velocemente se sei in salita perché sforza di più. Qui è tutto più ovattato, il motore si adegua al tuo modo di pedalare e grazie ai sensori (ad esempio di inclinazione) ti fornisce l’aiuto necessario per farti faticare quanto hai deciso tu in base a come e dove stai pedalando in quel momento.

Inoltre, il range di cadenza della pedalata è molto ampio: anche con qualche marcia in più del necessario ci togliamo sempre dai guai. Con altri motori accade di passare dalla pedalata frullata a quella troppo lenta che non assiste più a sufficienza. Qui la cadenza è sempre quella per noi più congeniale.

Poi c’è il Boost: una botta da 120 nm per 1.000 w di potenza massima! Non è esplosivo come si potrebbe immaginare, viene su gradualmente ma se non hai spazio davanti può mettere in difficoltà, perché in un attimo ti trovi oltre 25 km/h. È la soluzione ideale per il ripidone che possiamo superare di slancio, perché al massimo te lo concede per 60 secondi e poi ritorna al livello precedente. Un’arma in più a disposizione, anche se crediamo che nella pratica non siano molte le volte in cui poterlo utilizzare.

La modalità Auto della E-Bike Amflow PL Carbon

Tu imposti il range di aiuto, minimo e massimo, e l’Avinox Drive System decide per te quanto e in che modo aiutarti in base al terreno e al tuo modo di pedalare.

Abbiamo testato questo livello di assistenza su ripide mulattiere lastricate di pietre, ancora umide per la pioggia caduta fino a poco prima: si faticava a stare in piedi!

La pendenza e le asperità avrebbero consigliato una pedalata con cadenze medio alte e livello di assistenza non troppo elevato per cercare l’aderenza e la trazione della ruota motrice. Con l’Auto di Avinox, settato con un range ampio fino alla potenza massima possibile, abbiamo pedalato senza sforzo con la possibilità di concentrarci sulle linee da seguire, aumentando e diminuendo la velocità in base al percorso, per affrontare gli insidiosi tornati e salire sui gradini di roccia scivolosa. Con un’unica attenzione: tenere ben caricata la ruota anteriore per non perdere la direzionalità.

La trazione è sempre stata al top, solo in un paio di casi abbiamo percepito un lieve pattinamento rientrato senza dover fare nulla, la nostra pedalata è continuata come se nulla fosse! L’ebike era gommata con Maxxis Assegai.

Il vantaggio dell’Auto è proprio la facilità di guida che non mette mai in difficoltà: intendiamoci, se non siete in grado di guidare su mulattiere tecniche, la Anflow PL Carbon non potrà fare il miracolo. Ma per ogni tipo di E-Biker, il motore Avinox potrà essere un valido alleato, un aiuto in più.

La funzione Walk

La modalità Walk è quella che utilizziamo quando non siamo più in grado di salire in sella o quando ci piantiamo durante una salita insidiosa.

Il primo problema è quello di tenere ferma la bici che, complice il suo peso, inizia a indietreggiare pericolosamente con noi incastrati fra sella e manubrio. Ci attacchiamo ai freni ma spesso questo non basta.

Il Walk di Avinox dispone di Auto Hold, l’anti arretramento che blocca la ruota posteriore se siamo in pendenza. Messa in sicurezza la bici, possiamo azionare nuovamente il pulsante “meno” per farla avanzare ma possiamo anche mettere una marcia più agile da fermo e poi utilizzare l’Hill Start Assist per una ripartenza più fluida.

E se decidiamo di spingere l’ebike aiutandoci con il Walk, la velocità con cui ci affiancherà sarà sempre quella giusta, come se capisse lo sforzo che stiamo facendo per salire a piedi. In realtà, semplicemente, legge la pendenza e adegua la velocità. Geniale!

 

La batteria, i tempi di ricarica e i consumi di Avinox Drive System

La batteria di Avinox Drive System è da 800 wh e pesa 3,74 kg ma c’è anche da 600 wh che pesa 2,87 kg. È integrata nel telaio e non è prevista la possibilità di estrarla: questa a nostro parere è un’importante limitazione, soprattutto quando dobbiamo ricaricare fuori casa.

Anche perché il caricabatterie è leggero, di dimensioni molto contenute ed è in grado di ricaricare le batterie dallo 0% al 75% in solo 1,5 ore. In una pausa panino, la nostra batteria si ricaricherà il necessario per proseguire il nostro giro, anche quello più impegnativo. Ma solo se troveremo una presa della corrente dove poter parcheggiare l’E-Bike.

La Amflow PL Carbon dispone inoltre di un sistema di gestione della batteria che monitora in tempo reale le sue funzioni vitali e notifica le eventuali anomalie. Dopo 500 cicli completi di ricarica/scarica, la batteria conserva ancora l’80% della sua capacità iniziale.

Per quanto riguarda i consumi non possiamo fornire dati precisi perché il nostro test non è durato abbastanza per poterlo permettere. In linea di massimo possiamo affermare che, a fronte di prestazioni di altissimo livello, il consumo della batteria è stato proporzionalmente elevato.

Utilizzando Auto su percorsi molto tecnici, per circa 1.500 mt di dislivello e 35-40 km abbiamo consumato fra il 70 e l’80% della batteria da 800 wh. Non poco, in assoluto, ma considerando il supporto che ci ha garantito, lo consideriamo allineato alla concorrenza più energivora.

Quella che non abbiamo potuto completare è la prova consumo utilizzando assistenze in linea con un Tour All Mountain, su terreni meno tecnici e impegnativi.  Ci proponiamo di ritornare su questo aspetto in occasione del prossimo test.

Come va la Amflow PL Carbon?

Oltre a motore e batteria, come va l’ebike del nostro test?

Sinceramente l’abbiamo avuta in prova per troppo poco tempo e non ci è stato possibile provarla in tutti i frangenti necessari per una valutazione attendibile.

In linea di massima ci è piaciuta, ci ha messo a nostro agio grazie alle doti rassicuranti del motore. Il telaio ci ha trasferito altrettanta sicurezza, anche sul sasso bagnato dopo il diluvio in cui siamo incappati.

Sul misto stretto fatica un po’ a chiudere i tornantini, l’anteriore risulta un po’ pesante. Invece sulle salite più impegnative bisogna tenerlo a bada perché tende a far perdere direzionalità alla ruota anteriore. Un tema da approfondire.

Il peso è contenuto, lo si percepisce nettamente sollevandola e nelle manovre da fermo. Ma non è altrettanto evidente durante la guida: ci aspettavamo una ebike light giocosa e scattante e invece ci ha trasmesso sensazioni più simili ad una E-Mtb “tradizionale”. Sarà per la lunga batteria nel tubo obliquo che alza il baricentro? Sarà per l’avantreno un po’ pesante? Da riprovare.

Sui percorsi tecnici è ben bilanciata e su quelli più veloci e flow permette di lasciare i freni senza timori, rimanendo in un range di velocità medio e medio alto. Oltre inizia a trasmettere delle reazioni che ci fanno capite di essere oltre il suo perimetro ideale, quello di una All Mountain.

Ci fermiamo qui, con queste poche osservazioni: come detto, sul comportamento dinamico della Amflow PL Carbon ci ripromettiamo di tornare in occasione di un prossimo test.

Conclusioni: Avinox Drive System, la rivoluzione DJI nel mondo E-Bike

La Amflow PL Carbon con motore Avinox Drive System rappresenta una nuova frontiera per le E-MTB.

Potente, intelligente, silenziosa e altamente personalizzabile, porta nel mondo della pedalata assistita l’esperienza tecnologica di DJI.

Non è ancora matura ma il potenziale è enorme.

Chi cerca una E-Bike All Mountain innovativa troverà nella Amflow PL Carbon un prodotto molto interessante.

 

 

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